Nonostante i problemi dell'interoperabilità dei sistemi informatici, l'Europa sta facendo progressi significativi verso l'adozione della fatturazione elettronica B2B e B2G ottenendo un crescente consenso. Ci sono ancora Stati membri con bassa adozione, ma stanno imponendo obblighi specifici ai fornitori per raggiungere una diffusione più capillare. L'adozione di una norma unica sulla fatturazione elettronica in tutti gli Stati membri potrebbe ottimizzare i processi e ridurre i costi delle operazioni transfrontaliere. Leggi l'articolo completo per approfondire.
Fatturazione Elettronica Europea: dove siamo arrivati
L'Europa sta facendo progressi significativi verso l'adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni tra imprese (B2B) e tra imprese e pubbliche amministrazioni. Questo movimento promette di semplificare e rendere più efficienti i processi commerciali e pubblici. La Direttiva 2014/55/UE ha rappresentato un punto di svolta in questo ambito, ma la sfida dell'interoperabilità dei sistemi informatici rimane ancora presente dopo un decennio.
Secondo la Relazione della Commissione Europea, la Direttiva rimane fondamentale per superare gli ostacoli nel mercato interno. Nonostante i problemi identificati nel 2014 siano ancora presenti, 18 su 27 Stati membri hanno espresso un parere positivo sulla persistente rilevanza della Direttiva. Questo dimostra un crescente consenso sulla necessità di continuare su questa strada.
L'adozione della fatturazione elettronica negli appalti pubblici varia in Europa. Paesi come Estonia, Finlandia e Svezia registrano livelli elevati di adozione grazie a legislazioni avanzate e capacità digitali. Al contrario, ci sono Stati membri in cui l'adozione è ancora bassa, anche se alcuni di essi stanno imponendo obblighi specifici ai fornitori per raggiungere una diffusione più capillare.
Tuttavia, l'interoperabilità dei sistemi rimane un punto critico. Le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, devono adattarsi alle reti di fatturazione elettronica dei grandi clienti, che spesso non sono interoperabili tra loro. Questa situazione crea barriere significative, soprattutto per le piccole imprese che devono gestire diversi sistemi per comunicare con partner commerciali sia a livello nazionale che europeo.
Inoltre, un numero crescente di Stati membri prevede di introdurre sistemi nazionali di certificazione per i servizi e le soluzioni di fatturazione elettronica. Questo potrebbe creare nuovi ostacoli al mercato interno. Allo stesso tempo, l'uso delle firme elettroniche per garantire l'autenticità e l'integrità delle fatture elettroniche, imposto da alcuni Stati membri, costituisce un'altra sfida per la fatturazione elettronica transfrontaliera.
Dove vogliamo andare?
L'adozione di una norma unica sulla fatturazione elettronica in tutti gli Stati membri potrebbe ottimizzare i processi e le procedure di fatturazione in Europa, semplificando la fatturazione per le amministrazioni pubbliche e i loro partner commerciali. L'applicazione di questa norma per la dichiarazione IVA, come previsto dalla proposta ViDA, contribuirebbe ulteriormente a semplificare i processi. L'uso di una norma europea sulla fatturazione elettronica non solo favorirebbe il consolidamento del mercato interno per la fatturazione elettronica, ma ridurrebbe anche i costi associati alle operazioni transfrontaliere per gli operatori economici.
Le proposte legislative ViDA, una volta adottate, prevedono che la fatturazione elettronica diventi il metodo predefinito per l'emissione delle fatture a partire dal gennaio 2028. Ciò significherebbe che le fatture elettroniche dovrebbero essere emesse, trasmesse e ricevute in un formato elettronico strutturato per consentirne il trattamento automatico ed elettronico. Gli Stati membri avrebbero la possibilità di imporre la fatturazione elettronica senza richiedere deroghe. Inoltre, la norma europea sulla fatturazione elettronica sarebbe ampiamente accettata in tutti gli Stati membri, rendendo possibile una trasmissione fluida delle fatture elettroniche tra imprese o attraverso portali pubblici istituiti dalle amministrazioni fiscali. Attualmente, diversi Stati membri stanno elaborando nuove legislazioni per imporre la fatturazione elettronica tra imprese, in conformità con l'articolo 395 della direttiva IVA.
Quanta strada ancora c'è da fare?
Dall'introduzione della fatturazione elettronica è stata fatta molta strada, infatti in 10 anni l'Italia ha dimezzato l'IVA evasa (il tax gap ha avuto un calo complessivo di oltre 24 miliardi di euro). Nonostante i traguardi raggiunti c'è ancora un lungo cammino da percorrere per rendere il sistema di fatturazione elettronica pienamente integrato e armonizzato in Europa. Per superare definitivamente il problema dell’interoperabilità dei sistemi informatici è necessario un impegno congiunto degli Stati membri e della Commissione Europea. Solo in questo modo l’Europa potrà godere appieno dei benefici della fatturazione elettronica, rendendo i processi commerciali e pubblici più semplici, efficienti e trasparenti.